A fine estate finisce la grande sete a Santa Marina, Ispani e San Cristoforo. Le località del Golfo di Policastro che più di tutte hanno sofferto la crisi idrica. Consac ha ultimato il nuovo impianto pensato appositamente per approvvigionare di acqua in maniera constante e quotidiana i tre centri collinari. Ieri sera è stato collaudato con successo e questa mattina entrerà in servizio consentendo il ripristino regolare del servizio idrico. L’erogazione dell’acqua tornerà alla normalità, dunque, dopo due mesi che i rubinetti sono rimasti a secco per intere giornate o per poche ore al giorno. In piena crisi e nel cuore della stagione estiva la società è riuscita ad ottenere i fondi dalla regione Campania per la realizzazione delle opere necessari per ridare la risorsa ai comuni serviti da sorgenti rimaste a corto d’acqua a causa della siccità. Tra queste ci sono le due stazioni di pompaggio che trasferiranno l’acqua della sorgente Ruotolo, situata lungo la costa di Sapri, a : Santa Marina, Ispani e San Cristoforo ed in parte anche Policastro. Un intervento costato duecento mila euro che consentirà anche di alleggerire il pozzo di Sanza che fino ad oggi è stato utilizzato per servire anche i tre paesi collinari del Golfo. Con il nuovo all’allacciamento alla Ruotolo, il pozzo sanzese tornerà a servire soltanto i paesi a monte della costa come ad esempio: Caselle in Pittari, Morigerati e Casaletto Spartano. In questo modo anche in questi ultimi Comuni il servizio potrà tornare lentamente alla normalità. Per questi è anche in fase di realizzazione un nuovo pozzo nel territorio di Sanza. Con il ritorno a casa dei turisti l’emergenza è rientrata anche a Policastro e Capitello. Questo vuol dire che non dovrà entrare in funzione la terza pompa installata proprio da Consac per dare una risposta alla massiccia presenza di turisti nelle due località costiere. Intanto sulla crisi idrica resta la querelle tra il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato e Consac. La Procura indaga sui lavori realizzati dal Comune per immettere acqua da un pozzo privato in un serbatoio di Consac. Il Tar nelle prossime ore dovrebbe pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Società per la sospensione dell’ordinanza con cui il primo cittadino si è appropriato del serbatoio di sua proprietà in località Timpone.
ANTONIETTA NICODEMO