Dopo cinque giorni di contestazioni contro la paralisi del piano di zona S9, espresse attraverso 105 Tg, sono stati liquidanti alcuni dei servizi sociali eseguiti sul territorio del basso salernitano e da mesi in attesa del pagamento. In sostanza l’ufficio di piano ha provveduto a saldare alcuni debiti. Sono stati liquidati contributi per il trasporto disabili per i mesi di ottobre, novembre e dicembre e quelli destinati alle ragazze madri. Sono state pagate anche le spese relative ai punti d’accesso assistiti per disabili attivati la scorsa estate sulle spiagge di Marina di Camerota e Ispani. Pagati anche gli arretrati alla cooperativa che si è occupata del telesoccorso e della teleassistenza. Finalmente il Piano di Zona ha iniziato anche a versare le somme che spettano ai tre beneficiari del progetto vita indipendente. Un caso di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi ponendo in evidenza le condizioni in cui vivono alcuni di loro. Carmine Cavaliere di Roccagloriosa trascorre le sue giornate su una sedia a rotelle in uno scantinato di 12 metri quadri. Per lui e gli altri tre beneficiari del progetto vita indipendente il piano di zona ha già in cassa 7.500 euro per ognuno di loro. Gli verranno liquidati mensilmente attraverso la banca. “ Questo testimonia ancora una volta l’insensibilità del Coordinamento nei confronti di noi disabili – afferma Tina Romanelli – ci costringono a recarci ogni mese in banca quando potrebbero versarceli in una unica soluzione o in due rate evitandoci cosi disagi “. “ Sono tutte liquidazioni che potevano essere effettuate anche sette mesi fa – afferma Lorenzo Latella di cittadinanzattiva – atti che arrivano in ritardo rispetto alle vere esigenze delle fasce deboli . Speriamo che le politiche sociali iniziano finalmente a funzionare” . Latella comunque non cambia idea sulla Coordinatrice del Piano di zona s9, per lui resta una persona non qualificata per il ruolo che le è stato affidato “ poi – aggiunge – mi deve spiegare cosa intende quando afferma che lei non va contro la legge. E se è cosi come mai ha firmato l’atto illegittimo che fissa il suo stipendio a 25 mila euro? “ . Sulle liquidazioni delle spese arretrate è intervenuta anche Sapridemocratica .“ Finalmente – dice – la montagna ha partorito il topolino, la coordinatrice del pdz si é decisa a fare gli atti dovuti .Abbiamo costretto persone con gravissime disabilita ad esporsi pubblicamente per rivendicare il riconoscimento dei loro diritti.Si poteva agire in modo diverso con maggiore attenzione verso le persone che chiedevano aiuto.Invece, in questi 8 mesi si è pensato principalmente – continua sapridemocra5ica – a modifiche regolamentari, delibere di coordinamento, predispozione di contratti di lavoro…il tutto per garantire un importante compenso per i prossimi tre anni alla Coordinatrice. Annullando le procedure concorsuali e attivando le short list per il personale dell’ Udp. Siamo tornati indietro di anni luce, il pdz come sportello bancomat dei comuni”. Insomma resta alta la guardia sulla gestione delle politiche sociali nel Golfo di Policastro.
Antonietta Nicodemo