Il territorio più a sud di Salerno dimostra di essere sempre più ricco di storia: un passato che riemerge grazie alle numerose campagne di scavo e ricerche nei siti più rinomati del territorio. E’ il caso delle Grotte di Pertosa – Auletta, dove le indagini archeologiche, effettuate in occasione del fermo biologico del sito, hanno portato alla luce nuove meravigliose scoperte. Nella parte più prossima all’ingresso delle Grotte è stata infatti evidenziata l’esistenza, lungo il corso d’acqua sotterraneo, di una struttura di culto di età ellenistica, databile tra il IV e il I secolo a.C., dove gli archeologi hanno recuperato anche numerosi reperti, che nei prossimi mesi saranno oggetto di studi specialistici e attività di documentazione.
Nel contempo, sono proseguite anche le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità, con l’individuazione di ulteriori estensioni della struttura: un ritrovamento considerato come unico in Europa. Il progetto vede in prima linea l’impegno della Fondazione MIdA, responsabile del sito e dei musei associati, e il contributo dell’Istituto centrale per l’archeologia, i quali hanno stipulato un accordo per realizzare un progetto pilota per elaborare standard operativi applicati alle ricerche archeo-speleologiche.
La ripresa delle indagini è prevista per gli inizi del 2026, ma nel mentre, dal 21 al 23 febbraio, in occasione del Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale a Firenze, la Fondazione MIdA sarà protagonista del convegno “Lungo le acque oscure. Archeologia delle Grotte di Pertosa – Auletta”.