Sospesa l’efficacia dell’ordinanza n. 35 dell’11 agosto scorso emanata dal sindaco di Santa Marina. Il Tar di Salerno ha dato ragione a Consac e ha concesso la sospensiva in merito al documento che, sulla base di motivi urgenti e necessari, aveva portato il sindaco Fortunato ad avviare lavori per immettere acqua del pozzo di loc. Timpone nella rete idrica urbana, dando il via alla guerra dell’acqua tra i due enti. Il tribunale amministrativo ha ritenuto che il motivo alla base dell’ordinanza, ossia la mancata o insufficiente erogazione di acqua, sia allo stato da escludere, visti i lavori effettuati da Consac; che inoltre la potabilità dell’acqua immessa dal sindaco, messa in dubbio anche dall’Asl, non è verificata perché la certificazione prodotta dal Comune è insufficiente; e che il mantenimento in essere della derivazione sulla condotta, effettuata dal Comune finirebbe per ostacolare, come infatti è accaduto, la ormai regolare immissione di acqua da parte di Consac. Di qui la decisione di sospendere l’efficacia dell’ordinanza in attesa di entrare nel merito. La notizia del ricorso vinto al Tar è stata data nel corso della conferenza stampa che la società di Vallo della Lucania ha tenuto ad Ispani per annunciare l’ultimazione dei lavori e la fine dei disagi nel Golfo di Policastro. Una conferenza stampa durante la quale è stata letta anche una missiva del sindaco Fortunato e c’è stato il confronto diretto tra alcuni assessori del Comune e i vertici della Consac. E’emersa la volontà del primo cittadino, essendo stata risolta l’emergenza, a porre fine all’erogazione autonoma di acqua dal pozzo. Una dichiarazione un po’ tardiva poiché arrivata quando ormai già il Tar aveva disposto il passo indietro. Inevitabile anche la replica del sindaco Marilinda Martino a chi del Comune sosteneva l’importante azione a difesa del territorio compiuta , a differenza di altri, dal primo cittadino santamarinese . “ Io ho operato con Consac – ha risposto il sindaco di Ispani- e ho trovato un soggetto responsabile che ha saputo dare grazie al presidente Maione e al lavoro del referente locale , il vicepresidente Giuseppe Del Medico, risposte al territorio”. Mentre la guerra dell’acqua in attesa dei risultati delle indagini della Procura di Lagonegro, si va sgonfiando , emergono vivide le contraddizioni dell’amministrazione santamarinese nell’ultimo periodo. Ieri diffida Consac dall’immettere acqua potabile nella condotta comunale e oggi si dice disposto a fare un passo indietro, il 29/08/2017 proclama con un manifestino sulla pagina fb del Comune che l’acqua del pozzo San Rocco è potabile e poi il 6 settembre, in anticipo sui risultati delle analisi dell’Asl, sulla stessa pagina pubblica un manifesto denuncia contro Consac in cui ammette che l’acqua non è potabile. “Dai prelievi effettuati dalla società Ambiente e Ricerca è stato accertato che l’acqua è potabile!”- annuncia prima , e poi ieri invece scrive “ Con ordinanza n. 35/2017 la popolazione era stata puntualmente informata che l’acqua era per uso non potabile”.
Daria Scarpitta