Lo Sblocca Italia è legge. Nella serata di mercoledì il decreto è passato anche al Senato. 157 i voti favorevoli, 110 i contrari, nonostante la seduta lunga e accesa, rinviata per le proteste dei grillini. Lo Sblocca Italia è un insieme di norme che dovrebbe garantire la ripresa del Paese su vari fronti. Al suo interno , infatti, compaiono misure sullo sblocco dei cantieri, sulla semplificazione dell’edilizia, sugli interventi relativi alle calamità naturali, sulle concessioni autostradali, le ferrovie, la banda larga e ultralarga. Ma per il territorio della provincia a Sud si Salerno, oltre che per altre aree della Regione, vuol dire anche e soprattutto apertura agli idrocarburi e allo sfruttamento, contro ogni vocazione turistica e bellezza naturalistica. Ecco perché dopo il movimento di questi mesi messo in atto dai Comuni, soprattutto del Vallo Di Diano, la Regione Campania nel consiglio svoltosi proprio nella giornata di mercoledì ha votato all’unanimità un ordine del giorno che la momento è l’unica forma di opposizione concreta e speranza contro il cosiddetto sblocca-trivelle e soprattutto gli articoli, 36, 37 e 38 che puntano ad una semplificazione e ad un’accelerazione in materia di idrocarburi. La Regione Campania, accogliendo le istanze dei consigli comunali pronunciatisi in merito, fondamentalmente si è detta pronta a promuovere ricorso presso la Corte Costituzionale qualora il decreto venisse convertito in legge, senza alcune modifica, come di fatto è avvenuto. Lo Sblocca Italia, infatti, ridimensionando il ruolo delle Regioni e sostituendo di fatto ad esse lo Stato contravverrebbe all’art. 117 della Costituzione che stabilisce che “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni” e individua le materie in cui è competente lo Stato e quelle che spettano alle Regioni. Sullo Sblocca italia la posizione del governatore Caldoro è stata chiara: “Non si tratta di alcuna impostazione ideologica- ha detto. Queste iniziative devono tener conto delle preoccupazioni e delle esigenze della comunità. I processi non possono essere imposti ma vanno condivisi.”
Daria Scarpitta