Un dolce per ricordare la figura di Angelo Vassallo, per veicolare realtà del territorio e un messaggio ambientalista sulla scia dell’operato del Sindaco pescatore. E’ questa l’idea che ha mosso tre professionisti salernitani e che ha condotto alla creazione di un dessert nuovo, tutto dedicato all’ex primo cittadino di Pollica, e pertanto chiamato “Ali d’Angelo, nome ben rappresentato dalla sua stessa forma. A idearlo è stato il pasticciere salernitano Fulvio Russo che, assieme a Paolo Malanga gestisce ad Avellino il punto di produzione e vendita Cose Da Mat incentrato sulla “pasticceria salutistica”, come la definiscono con quello che pare un ossimoro. A chiudere il terzetto di ideatori c’è Umberto Flauto, esperto di marketing territoriale e membro della Fondazione Vassallo che, oltre a curare la promozione del dolce, ha fatto da trait d’union tra il fratello del sindaco pescatore, Dario, e il pasticciere Russo. Et voilà…ecco il dessert a base di croccante di nocciola pralinata di Giffoni, mousse al limone della Costiera Amalfitana, pasta frolla al pistacchio di Bronte, e fico bianco del Cilento, molto caro al sindaco Vassallo. “Abbiamo unito – ha detto Umberto Flauto- creatività, tradizione pasticciera e l’amore per il territorio trasmesso da Angelo con l’augurio che questo territorio trovi una guida che lo aiuti a guardare il suo futuro da un punto di vista completamente diverso, come le ali concedono di farlo agli uccelli”. L’obiettivo è riuscire a diffondere a livello nazionale questo dolce e i significati che porta con sé, avviando così una vera e propria linea di produzione e contando su un grossa operazione di marketing per farlo inserire fra dolci cult come il babà o la pasta di mandorla. Il 10% del ricavato delle vendite del dolce sarà devoluto a vita, assicurano gli ideatori, a progetti e iniziative che la Fondazione stessa porterà avanti. Di certo la curiosità è stata innescata… chi vorrà degustare l’originale dessert potrà farlo il 4 dicembre alle 16.30 nella conferenza stampa che avrà luogo a Salerno.
Daria Scarpitta