Rischia di finire in un’aula di Tribunale il rinnovo dei vertici del Gal Casacastra. Nel giro di pochi giorni, per attriti interni all’assemblea dei soci, costituita da enti pubblici, associazioni e aziende private, sono stati eletti due consigli d’amministrazione. Ma andiamo per ordine. Il direttivo scaduto era presieduto da Pietro Forte, ex sindaco di Montano Antilia. Nei mesi scorsi, in una riunione infuocata è stato eletto il nuovo Cda contestato da una parte dell’assemblea ma nonostante la contrarietà e consapevoli della legittimità degli atti i suoi componenti hanno provveduto lunedì scorso ad eleggere il presidente e il suo vice. La presidenza è andata a Mario Notaroberto della Confederazione Italiana agricoltori: un imprenditore cilentano da 30 anni impegnato con le sue aziende all’estero nell’importazione ed esportazione di prodotti e negli ultimi 4 anni nella produzione di vini tra Futani e Centola. Due i vice presidenti eletti : Massimo Marcheggini sindaco di Vibonati e l’assessore comunale di Pisciotta Francesco D‘Amato. Contro questo direttivo martedì si è riunita la parte avversaria che ha prima revocato la delibera con cui era stata eletto il cda capeggiato da Notaroberto, ritenendolo illegittimo, ed hanno costituito un altro consiglio d’amministrazione di cui fanno parte, tra gli altri, oltre a Forte, il vice sindaco di Tortorella Nicola Tancredi, il sindaco di Camerota Antonio Romano e il consigliere di Ascea Vincenzo Pizza. Di fatto però Mario Notaroberto e il suo direttivo non intendono farsi da parte ritendendo legittimi gli atti compiuti per la loro elezione. “ Se hanno riscontrato delle illegittimità – afferma – possono rivolgersi nelle sedi giudiziarie opportune. Per quanto mi riguarda confido in un incontro che possa riportare il sereno tra i soci. Il gal – ricorda – è un consorzio che deve essere di supporto all’economia locale e dunque deve rimettersi al lavoro subito per recuperare i fondi per sviluppare i progetti in cantiere”.
Antonietta Nicodemo