A San Giovanni a Piro si fa sempre più infuocata la campagna elettorale per le prossime comunali. Le liste non sono ancora state ufficializzate ma ormai da un anno l’amministrazione uscente sa bene che dovrà vedersela con un nutrito gruppo di avversari. Compatti si sono appena uniti in un’unica lista capeggiata da Ferdinando Palazzo. Gli elettori più agguerriti si sono già schierati generando un pericoloso clima di tensione. Il parroco di Scario don Tonino Cetrangolo per tentare di riportare il sereno nella piccola comunità ha stilato i suoi dieci comandamenti per una campagna elettorale pacifica e civile. Un decalogo finito su un volantino che circola da qualche giorno per le vie cittadine e con il quale il sacerdote cerca di far comprendere agli aspiranti amministratoci comunali che per governare è necessario avere un’idea precisa del progetto da realizzare nell’interesse della Comunità e che per arrivare a governare non bisogna far ricorso alle bugie e alle diffamazioni nei confronti degli avversari. “ Non desiderare la signora poltrona a tutti i costi – spiega Don Tonino al decimo comandamento – e’ necessario avere consapevolezza che amare il potere è meno nobile che poter amare il proprio territorio e la propria gente . Il seggio sia segno di un progetto di welfare sociale e non un illusorio segno di sistemazione a tempo indeterminato ”. Al quinto punto ricorda che “ non bisogna uccidere con l’arma della parola violenta, della chiacchiera offensiva e del pettegolezzo distruttivo coloro che hanno una parola diversa dalla propria, che bisogna imparare ad ascoltare anche altri punti di vista e poi fare un’oggettiva e pacata valutazione”. Al settimo “ non rubare, ovvero non estorcere consensi accordi, intese con manovre subdole e poco pulite oppure poco oneste che non serviranno a concretizzare e realizzare eventuali promesse”. Un decalogo che, almeno per il momento, non ha dato i frutti sperati. Difficile immaginare che le regole “pacifiste” lanciate dalla Chiesa locale riescano a bloccare il veleno che scorre ormai da tempo tra le due probabili uniche liste avversarie. L’amministrazione uscente dovrebbe candidare a sindaco l’attuale vice Alberto Astone al posto del primo cittadino Maria Stella Giannì, al secondo mandato.
Antonietta Nicodemo