I Carnevali storici della provincia di Salerno e Avellino protagonisti della manifestazione dal titolo “Il Patrimonio Carnevalesco – Tradizione, diversità e identità comunitaria”, tenutasi nella sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Palazzo Ruggi D’Aragona.
All’evento, davanti a una gremita platea di studenti del Liceo Artistico salernitano “Sabatini – Menna” hanno partecipato il Gran Carnevale di Maiori e la Maschkarata di San Mauro Cilento per la provincia di Salerno e l’antico Carnevale di Montemarano dell’avellinese.
Tre grandi manifestazioni che rappresentano il grande patrimonio culturale immateriale delle due province campane, legato al senso di identità ed appartenenza delle comunità e al fondamentale ruolo che questo riveste nella trasmissione della memoria alle nuove generazioni.
In particolare, la Maschkarata, che si svolge tutti gli anni a San Mauro Cilento tra i borghi di Casalsottano e Casalsoprano, non è una semplice sfilata, ma una rappresentazione di diverse scene che rimandano alla commedia dell’arte in versione popolaresca, con personaggi stilizzati che indossano maschere antiche e costumi caratteristici. E in virtù di questa importante tradizione popolare, la Maschkarata è stata candidata a diventare patrimonio immateriale dell’Unesco.
Il Gran Carnevale di Maiori, invece, che quest’anno tocca i suoi 50 anni, è nato in tempi recenti, ma è divenuto ormai celebre al pari degli altri grandi carnevali d’Italia, attraverso le imponenti sfilate di carri scenografici e allegorici, realizzati dai maestri cartapestai.
Il Carnevale di Montemarano, in provincia di Avellino, infine, rappresenta una delle più belle feste dell’Alta Irpinia e in generale della Campania, e pare abbia radici lontane. E’ stato infatti ritrovato un documento risalente al 1793, in cui si attesta che il Canonico dell’epoca, Don Pasquale Toni, durante il Carnevale era solito tenere balli in maschera in casa sua. Un vero e proprio scandalo per il periodo, ma la tradizione è proseguita fino ai giorni nostri, facendo del Carnevale di Montemarano un vero e proprio simbolo identitario del territorio avellinese.