Per la rinascita del partito, il neo viceministro mette al primo posto la lotta al correntismo.
Un vero e proprio manifesto politico che nell’imminenza del congresso del Pd suona anche come una rivendicazione forte del proprio ruolo. Così Vincenzo De Luca con un semplice post su Facebook, il giorno prima di recarsi a Roma per iniziare la sua nuova attività di viceministro, torna a far discutere. In poche parole tratteggia il futuro del partito che rischia lo sfascio a suo dire se non deciderà di riformarsi dall’interno. 5 le regole da seguire, secondo De Luca: innanzitutto smantellare le correnti e il correntismo, e con questo fa fuori in un colpo solo la novità Renzi e i vecchi dirigenti, i vari ex fuoriusciti dalla Dc e quelli riesumati dal Pc, poi partire dai territori, rivalutando in ciò l’operato degli amministratori locali perché non ci siano più dicotomie tra chi ha incarichi nazionali di partito e chi opera nella realtà quotidiana, avere un programma chiaro sui punti chiave, dare un’anima al Pd e soprattutto puntare al completo rinnovamento. Punti che fanno discutere tanto che sono numerosi i commenti pro e contro lasciati a seguito del post, ma in linea di massima i suoi compagni di partito sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda. “E’ una sintesi condivisibile – commenta il segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi che apprezza soprattutto il richiamo al territorio e il no alle correnti – Vengono toccate quelle che sono le vere lacune del Pd”. A fargli eco è anche il neodeputato Simone Valiante d’accordo soprattutto sul ruolo affidato da De Luca agli amministratori locali e sulla sua campagna contro la burocrazia. Entrambi non sono d’accordo neppure circa la possibilità che il viceministro De Luca abbia scritto quel post per rivendicare un ruolo maggiore nel partito, magari aspirando alla carica di segretario nazionale ora che ha ottenuto un incarico prestigioso, tanto più che il congresso del Pd potrebbe essere celebrato tra settembre e ottobre. “Credo che De Luca più che candidarsi alla segreteria voglia partecipare al dibattito nazionale mettendo al centro di esso delle questioni prima che dei nomi- dice Landolfi. E Valiante: “ Se conosco il pragmatismo di De Luca vuole dedicarsi più all’attività di governo che non a quella di partito”.Comunque sia De Luca ci tiene a mostrare anche a livello nazionale il suo piglio fermo e le sue idee chiare e il nuovo incarico gli dà certo peso da poter influire. Resta come chiedono a gran voce i cittadini che si passi però ora dalle parole ai fatti.
Daria Scarpitta