All’inizio era stato il Sindaco di Capaccio Italo Voza ad intervenire sull’aumento consistente dei canoni demaniali per le concessioni sulla spiaggia. Aveva scritto a Caldoro per chiedere che venissero rivisti e aveva avviato l’iter per consentire la rateizzazione agli imprenditori interessati. Ora sono diversi i Sindaci del Cilento che insorgono di fronte alla decisione impopolare della Regione Campania. D’altra parte, proprio la bella fascia costiera rischia di essere penalizzata per la prossima stagione estiva. “Sono davvero tanti gli imprenditori che si lamentano di questi aumenti- fa notare il Sindaco di Casal Velino Domenico Giordano. “Siamo ai limiti dell’insensatezza- gli fa eco il Sindaco di Pisciotta Ettore Liguori – Nel nostro Comune non abbiamo molte strutture di questo tipo, abbiamo tante spiagge libere, ma quello deciso è un aggravio spropositato per gli imprenditori. I canoni andrebbero ripensati perché non è proprio il momento adatto” Sconcertato è anche il primo cittadino di Sapri “E’ assurdo che i Comuni si devono occupare di smaltire la spazzatura sulle spiagge e di tenere tutto pulito, mentre poi se un imprenditore mette su uno stabilimento deve pagare il canone alla Regione. Dobbiamo pagsare per cosa? Vogliono chiudere i Comuni. Noi non siamo in condizione di pagare 12 mila euro per la concessione dei campetti da tennis, 10 mila per il lungomare per far passeggiare la gente. Stiamo valutando di non pagare- ha detto Del Medico – Venitevelo a prendere il lungomare” Gli imprenditori che venerdì con il Sindacato Balneari daranno il via a Napoli ai loro tentativi di convincere la Regione vorrebbero che a loro fianco scendessero anche i primi cittadini. Al momento i sindaci cilentani che abbiamo contattato, tranne qualcuno che non si pone proprio il problema, ha fatto sapere che durante l’incontro con l’assessore regionale sommese sulla questione metrò verrà posta anche quella dei canoni demaniali. Speriamo bene anche perché in queste ore proprio da Sommese era arrivata un’apertura. “Il ritocco delle aliquote è stato deciso solo dalla giunta regionale” tutto è dunque ancora possibile anche se c’è già chi nell’urgenza di ottenere la licenza ha già iniziato a pagare.
Daria Scarpitta