Il prossimo luglio dovrà comparire davanti al Gup di Lagonegro, Michele Santoriello, già assessore della vecchia Giunta Ferrari e ora consigliere di maggioranza nuovamente eletto con Francesco Cavallone. Il Procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio per i fatti che lo videro protagonista nei primi mesi del 2013 , per quellefrasi al vetriolo che scrisse su Facebook contro la giornalista Giuliana Sgrena e contro i comunisti. Istigazione all’odio razziale è infatti il capo d’accusa di cui deve rispondere e per cui a luglio il giudice dovrà decidere se rinviarlo a giudizio, accogliendo la richiesta del procuratore o archiviare il caso. La vicenda nacque nel momento in cui Santoriello commentò un post che circolava allora su Facebook circa le posizioni critiche assunte dalla Sgrena sul caso marò, affermazioni poi smentite dalla stessa giornalista. Santoriello in riferimento al post scrisse: “Ecco perché i comunisti devono essere sterminati tutti…alla Hitler maniera. Ai tempi della guerra in Iraq, fosse stato per me l’avrei fatta marcire a Bagdad. Si tratta di una ignobile miserabile…” Frasi che aprirono una spaccatura all’interno stesso della maggioranza dell’epoca, che, come è noto, proveniva da una lista civica costituita da forze politiche diverse. Santoriello, notoriamente di centrodestra, venne attaccato sempre su Facebook dalla stessa collega di maggioranza Elena Gallo che scrisse: “Da amministratore dello stesso Comune, provo un forte senso di vergogna per quanto affermato. Da semplice essere umano sono semplicemente senza parole». Franco di Paola, avvocato salese vicino al Pd, scrisse una lettera aperta all’allora sindaco Gaetano Ferrari nella quale chiese le dimissioni dell’assessore. Da qui scattarono le indagini della Procura salese che portarono i Carabinieri della locale Compagnia a acquisire la pagina web e ad indagare se effettivamente il post fosse stato digitato da Santoriello. Indagini oggi conclusesi tanto che si è giunti alla richiesta di rinvio a giudizio. Santoriello non ha fatto nemmeno in tempo ad esultare per la vittoria elettorale che ora dovrà pensare a questa grana giudiziaria e in consiglio comunale tornerà a sedere al fianco della Gallo, rieletta anche lei in maggioranza, e di fronte ad Erminia Pinto, che oggi è all’opposizione e all’epoca dei fatti commentò disgustata il post dell’assessore rivendicando di essere comunista e di camminare a testa alta per Sala Consilina .
Daria Scarpitta