La Provincia di Salerno risponde alla lettera del dirigente scolastico Corrado Limongi e chiarisce i motivi che hanno portato l’istituto professionale di Sapri a rimanere fuori dal Piano Triennale per l’edilizia Scolastica varato dalla Regione Campania. “Il Comune non ha mai trasmesso il progetto” spiega il Dirigente del settore Patrimonio ed edilizia scolastica, Angelo Michele Lizio, in una nota in cui conferma l’esistenza di una convenzione tra il Comune di Sapri e la Provincia di Salerno in merito al progetto di ampliamento dell’Istituto Leonardo Da Vinci. Nella convenzione, si legge nella lettera “ il Comune si impegnava a redigere e trasmettere alla Provincia il preliminare e la Provincia di Salerno a candidare il progetto all’avviso pubblico della Regione Campania. Il Comune di Sapri- continua la missiva- non ha mai trasmesso il progetto di ampliamento del Da Vinci a quest’Ente e di conseguenza non è stato possibile procedere all’approvazione dello stesso cosa che costituiva atto necessario perla candidatura all’avviso della Regione Campania”. La risposta dell’ente arriva dopo che il dirigente Limongi aveva chiesto una spiegazione formale a Palazzo Sant’Agostino all’indomani della pubblicazione dell’elenco delle scuole beneficiarie dei fondi per la messa in sicurezza. Nella lista era stato candidato solo il Liceo Pisacane e non l’Ipsia, nonostante questo da tempo fosse ubicato in un edificio privato per cui la Provincia paga l’affitto, e nonostante ci fossero precedenti impegni formali presi su questa scuola. Limongi alla luce della missiva ora annuncia che porterà la questione all’attenzione degli organi collegiali della scuola e del comitato studentesco per discutere il futuro dell’istituto professionale. “Questa vicenda- ha detto il dirigente – impedisce alla nostra comunità scolastica di poter pensare, programmare e realizzare nuovi spazi educativi assolutamente vitali per l’esistenza stessa degli indirizzi professionali. Cercheremo senza sosta di trovare ancora una soluzione anche rivolgendoci ad altri organi dello stato”. Più drastica Sapridemocratica a cui pure era indirizzata la missiva di Palazzo Sant’Agostino dopo l’interrogazione presentata sull’argomento. “La città di Sapri – ha commentato il gruppo di opposizione- ha fatto una pessima figura nei confronti della Provincia e dell’intera comunità scolastica del Da Vinci presa in giro dal sindaco e dall’amministrazione .Il Comune di Sapri si è addormentato dimenticando gli impegni presi ma nel suo dormire ha dimenticato anche gli edifici di sua stretta competenza che pure hanno delle criticità”. Il riferimento è al completamento della Dante Alighieri, della media Santa Croce e all’adeguamento della scuola materna di Via Cantina. “ Nemmeno un euro arriverà per i prossimi tre anni- conclude Sapridemocratica che giunge a chiedere le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Congiusti e dell’assessore alla pubblica istruzione Falce per quanto accaduto.
Daria Scarpitta