La giunta della Regione Campania ha approvato la delibera che estingue le comunità montane e trasferisce le funzioni ai comuni. Il provvedimento è stato licenziato il 30 dicembre scorso ma solo in questi giorni è stato ufficializzato, mandando su tutte le furie gli amministratori locali. “ E’ l’unica regione – afferma l’assessore della comunità montana Bussento Lambro e Mingardo, Vincenzo Speranza – che elimina gli enti montani senza nemmeno indicare che fine faranno gli operai idraulici forestali e quante risorse saranno trasferite ai comuni per questo nuovo incarico “. Il sindaco di Torre Orsaia Pietro D’Angelo fa già sapere che l’Uncem si è attivato per contrastare il disegno di legge perché illegittimo: “ quanto approvato dalla giunta Caldoro – chiarisce- va contro quanto stabilito dalla legge nazionale del 2012 che impone l’istituzione dell’unione dei comuni fino a cinque mila abitanti “. La delibera licenziata dal governo campano estingue gli enti sovracomunali e chiarisce che con un successivo provvedimento saranno individuati i criteri di riparto e di assegnazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali, connesse all’esercizio delle funzioni trasferite. Il nuovo disegno di legge dovrà essere valutato dalle varie commissioni come quella degli affari costituzionali e quella dell’agricoltura e poi passare al vaglio del consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Si tratta di un lungo iter burocratico che sarà segnato da una lotta politica da parte di sindaci e sindacati contrari alla riforma.. Una riforma che secondo il parere di tanti non va a ridurre i costi ma solo i servizi ai cittadini e soprattutto non fa chiarezza sul futuro degli idraulici forestali.
Antonietta Nicodemo