Vi sono uomini che segnano profondamente il destino dell’umanità e lasciano una traccia indelebile nelle coscienze dei credenti e Papa Giovanni Paolo Secondo, certo, non potrà mai essere dimenticato. Lui che ha portato sulla sua pelle i segni della sofferenza sopportando tutto con coraggio e cristiana rassegnazione , avendo sempre per tutti non solo una parola di conforto ma anche la testimonianza e l’esempio del sacrificio personale. A lui ieri sera si sono rivolti, invocando la sua intercessione, i tanti pazienti dell’ospedale Immacolata di Sapri. L’occasione è stata data dall’arrivo nel nosocomio del golfo di Policastro delle reliquie del Beato, organizzato nell’ambito delle iniziative per celebrare la giornata mondiale dell’ammalato. Un evento speciale a cui non hanno voluto mancare i tanti fedeli giunti dai diversi comuni del comprensorio e che hanno preso parte alla cerimonia liturgica officiata dal Vescovo della diocesi di Teggiano Policastro Monsignor Antonio De Luca, unitamente ai tanti parroci del comprensorio. Un momento toccante che ha dato inizio alle celebrazioni che si alterneranno fino a lunedì 17 febbraio, giorno in cui i resti dell’ amatissimo Papa polacco, dopo aver fatto tappa a Polla, Sant’Arsenio a Torre Orsaia e Caselle in Pittari, lasceranno il salernitano per proseguire il cammino lungo l’Italia. L’arrivo ieri pomeriggio a Sapri nell’ospedale Immacolata della sacra reliquia, in occasione della giornata mondiale dell’Ammalato, ha segnato un momento di grande riflessione e profonda fede, perché è proprio attraverso la fede e riponendo la fiducia nell’Altissimo che le sofferenze vissute da ognuno di noi possono essere affrontate e superate. a papa Giovanni paolo secondo che i devoti del golfo hanno affidato dolori e ansie affinché la luce della speranza possa rimanere sempre accesa.
Roberta Ciosentino