“Ciao Gerry”. Il mondo granata saluta così il mitico magazziniere della Salernitana, Gerardo Salvucci, morto a 55 anni sulla spiaggia di Sapri a causa di un infarto. Era tornato a casa, nella sua terra, vista la pausa estiva del campionato, e lì il suo cuore, così grande da accogliere con tanta gentilezza chiunque incontrasse, ha smesso di battere.
Tanti i messaggi di cordoglio che il club granata, i calciatori, i tecnici e i tifosi gli hanno tributato nelle scorse ore, da Franck Ribery a Grīgorīs Kastanos, dal dg Walter Sabatini all’ex diesse granata Morgan De Santis: tutti hanno speso parole di affetto e ricche di commozione per la perdita di una persona solare, generosa e sempre col sorriso stampato in volto. Il suo era un lavoro nell’ombra che portava avanti con impegno e dedizione, dispensando consigli e parole di incoraggiamento per tutti, come ha ricordato in una nota la Salernitana.
“Più che un magazziniere, era la gioia in persona” ha scritto sui social il tecnico Paulo Sousa “La sua eredità di amore per il club vivrà per sempre”. “Da oggi preparerai gli spogliatoi del Paradiso” è invece il messaggio che gli ultras della Salernitana hanno lasciato su uno striscione davanti allo stadio Arechi per Gerardo. Una grande perdita che ha avuto una grande eco nel mondo granata e soprattutto nella città di Sapri, ancora shoccata per quanto accaduto martedì mattina a Salvucci, amico di tutti e persona dal cuore grande.
In cielo, ora Gerardo ritroverà la sorella Assunta, deceduta soltanto qualche mese fa, a novembre, per un arresto cardiaco. Qui sulla terra invece lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo.