Il torrente Faraone finalmente ha acqua a sufficienza per defluire e nei comuni di Celle di Bulgheria, San Giovanni a Piro, Roccagloriosa, Camerota Ascea, Pisciotta e Torre Orsaia il servizio idrico per un pò di giorni non subirà alcuna interruzione. Dopo circa quindici giorni di disagi le popolazioni dei sette comuni cilentani saranno servite regolarmente dal servizio idrico. Dallo scorso week end, infatti, anche nelle ore notturne possono usufruire dell’acqua che esce dai rubinetti. Dai primi giorni di settembre la Consac è stata costretta ogni giorno a interrompere l’erogazione tutte le sere alle 22.00 e a ripristinare il servizio intorno alle 7.30. Un’interruzione programmata per consentire di garantire al torrente Faraone il minimo vitale e ai serbatoi comunali di riempirsi. Un’operazione che si è resa necessaria a causa della siccità che sta interessando il territorio cilentano. La carenza di pioggia ha mandato in crisi l’ecosistema del torrente e per evitare che rimasse senz’acqua Consac ha dovuto dirottare parte dell’acqua potabile della sorgente al ruscello, rendendo necessaria l’interruzione del servizio nei comuni serviti dalla Faraone. In questo modo i serbatoi si sono riempiti e adesso sono in grado di garantire ai sette comuni alcuni giorni di autonomia. Ma se non pioverà, nel giro di una settimana, la Consac sarà costretta nuovamente ad interrompere il servizio nelle ore notturne. Piogge importanti non si verificano dal giugno scorso. Per far fronte al problema del torrente Faraone basterebbe usufruire del lago sotterraneo situato al disotto dell’omonima sorgente. Consac ha chiesto fondi per questo tipo di intervento ma anche in questo caso le istituzioni interpellate non hanno dato risposte.
Antonietta Nicodemo