Si fa sempre più fosco il quadro attorno al macabro ritrovamento di un cadavere nel bosco Canicella di Lauria. Secondo quanto emerso dall’autopsia eseguita nella giornata di ieri a procurare la morte dell’uomo, la cui identità non è stata ancora rivelata, sarebbe stato un colpo di arma da fuoco, forse un fucile che lo avrebbe colpito alla testa. Il medico legale Giuseppe Consalvo avrebbe infatti estratto dei pallini compatibili con un’arma di grosso calibro e che pare sarebbero stati esplosi a distanza ravvicinata. Si indaga dunque per omicidio e occultamento di cadavere mentre si attendono i risultati dell’analisi del dna prelevato sul corpo della vittima per chiarire se si tratti, come in molti sospettano, di Mariano Di Lascio, il 42enne scomparso dalla frazione Pecorone di Lauria il 21 novembre scorso. Qualche giorno fa pare che gli investigatori abbiano sentito un cacciatore del posto che avrebbe raccontato di essere passato il mese prima da quel luogo e di non aver visto il cadavere. Tutto è iniziato qualche giorno fa quando un uomo in cerca di funghi, ritrovò il cadavere . Il corpo era in avanzato stato di decomposizione e con parte del cranio mancante, frutto presumibilmente del colpo sparato ma anche della devastazione compiuta dagli animali selvatici nel bosco.All’esame degli inquirenti anche gli indumenti e gli accessori rinvenuti sull’uomo, dei jeans, un giubbotto, un orologio e degli occhiali. Il corpo dopo l’autopsia è stato trasferito presso il Luigi Curto di Polla.
Daria Scarpitta