Alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica in prima linea nella tutela del mare, Legambiente presenta i numeri del nuovo report “Mare Monstrum” sull’aggressione criminale alle coste del nostro Paese. La Campania è maglia nera nazionale con 3095 reati contestati nel 2023, alla media di 14,3 ogni chilometro di costa.
Cresce, però, l’efficacia dell’azione repressiva, come dimostra il numero di persone denunciate e arrestate (+7% rispetto al 2022) e quello dei sequestri, +12%. Il 49% dei reati riguarda il ciclo illegale del cemento e l’abusivismo edilizio che fa anche da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente. Al cemento lungo le coste si “sommano” l’abbandono e gli smaltimenti illegali di rifiuti, gli scarichi in mare e la “mala depurazione”.
Il primo posto in classifica per illeciti di questo tipo spetta alla Campania anche se in leggera flessione (-2,3%) rispetto al 2022. Sulla pesca illegale la Campania è a metà della classifica guidata dalla Sicilia, ma la Regione fa registrare numeri da codice rosso sulla Violazione del codice di navigazione nautica da diporto:+314% rispetto ai reati dello scorso anno con con 281 illeciti e 273 persone denunciate.
Domani Legambiente sarà ad Acciaroli per partecipare alle commemorazioni in memoria del sindaco pescatore e per consegnare anche quest’anno il Premio Vassallo ad amministrazioni virtuose. Per l’occasione è stato lanciato un pacchetto di dieci proposte che hanno al centro quattro macro temi: la lotta all’abusivismo edilizio, con la velocizzazione degli abbattimenti, la lotta alla maladepurazione, con adeguamento dei sistemi fognari e di depurazione, il tema dei rifiuti, con la regolamentazione dello scarico in mare dei rifiuti e il contrasto della pesca illegale, con sanzioni davvero efficaci.