Lettere minatorie alla preside di Firenze originaria di Policastro. Indaga la Digos.

Indaga la  Digos sulle minacce e gli insulti ricevuti dalla dirigente scolastica  del Liceo Da Vinci di Firenze Annalisa Savino, originaria di Policastro Bussentino. La preside a febbraio 2023 condannò con una lettera ai suoi studenti il pestaggio subito da due alunni di un altro liceo di Firenze ad opera del gruppo di estrema destra Azione Studentesca e il suo richiamo a Gramsci e a temi antifascisti la portò alla ribalta delle cronache nazionali, suo malgrado al centro di un dibattito politico  che le valse tanti apprezzamenti ma anche  qualche critica, tra cui quella dello stesso Ministro dell’Istruzione Valditara. Ora  la preside Savino è tornata a riempire i giornali da quando è diventata di dominio pubblico la notizia delle lettere minatorie recapitatele a scuola. Tre lettere, chiaramente legate a quella vicenda e contenenti volgarità, ammonizioni a non assumere posizioni ideologiche e in un caso perfino escrementi. Le missive sono state prontamente segnalate alla Digos per le indagini del caso. La dirigente non ha scelto di rendere pubbliche le sue denunce ma, raggiunta dalle testate nazionali in merito, ha spiegato di ritenere giusto non gettare nel cestino le minacce recapitatele che ha detto “se fossi stata un uomo, non avrei ricevuto con quello stesso tono”. Tanta la solidarietà espressa alla Savino anche in questo caso. Diversi esponenti di centrosinistra , del Pd in particolare, e i sindacati hanno avuto parole di sostegno nei suoi confronti e di biasimo per le lettere. Il presidente della Regione Toscana Giani,  ha sottolineato che è “inaccettabile che una donna venga insultata per aver difeso valori antifascisti e promosso l’uguaglianza”. La preside del Golfo di Policastro dal canto suo ha espresso fiducia nel lavoro delle autorità e si è mostrata  determinata a non farsi condizionare dalla vicenda. “nulla è cambiato- ha detto- proseguo serenamente il mio compito”.