Novi Velia è diventata da oggi una zona rossa. Il sindaco Adriano De Vita ha deciso di chiudere per dieci giorni il paese a causa dell’impennata di contagi da coronavirus. In questo modo tutte le attività commerciali risultano chiuse, tranne generi alimentari, tabaccai, farmacie e parafarmacie e si potrà uscire dalla propria abitazione solo per motivi di lavoro, di salute o di necessità. Sospeso il mercato settimanale del mercoledì e le celebrazioni eucaristiche con la presenza dei fedeli. Il provvedimento resterà in vigore fino al 20 novembre. Nella cittadina cilentana sono emersi i primi positivi circa una decina di giorni fa, ma negli ultimi giorni sono saliti vertiginosamente. A preoccupare la comunità, però, è soprattutto il fatto che è emerso un focolaio che ha reso difficile la ricostruzione della catena dei contatti. Dopo aver dichiarato Novi Velia zona rossa, il sindaco sostiene anche che, per tenere la situazione sotto controllo, sia necessario eseguire almeno due tamponi per famiglia.
Nonostante ciò, scatta subito la polemica in paese. Alcuni chiedono più trasparenza nelle informazioni in quanto non è stato comunicato il numero di contagiati. L’opposizione sottolinea inoltre di non essere stata aggiornata sulla situazione.
Il sindaco invece afferma che non è importante il numero dei contagiati. La situazione è per il momento sotto sorveglianza. Il lockdown è stato predisposto per non esporre a rischio la salute delle persone più fragili, in modo particolare gli anziani. Alcuni focolai sono stati distinti e contenuti; ma un focolaio poteva sfuggire alla tracciabilità e causare molte positività. “A turbare di più lo scenario – dichiara – sono soprattutto i positivi che non conosciamo. Ciascuno di noi può essere un positivo”.
Intanto la situazione sembra essere sotto controllo, tanto che già nella mattinata di ieri è stato disposto uno screening di massa nel paese.
La Redazione