Don Tonino Cetrangolo non ce l’ha fatta. Il parroco di Scario è venuto a mancare all’età di 57anni nella tarda mattinata di questo sabato presso l’ospedale di Agropoli nel reparto di terapia intensiva dove era arrivato due giorni fa in condizioni molto gravi . Un riacutizzarsi della malattia che lo aveva colpito già giovanissimo , a cui era sopraggiunto più di un mese fa il Covid con le sue complicanze, non gli ha lasciato scampo. Dal 9 aprile era ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Agropoli, da dove continuava con il suo sorriso e la sua fede a intrattenersi con i parrocchiani, con gli amici, anche con la stampa per il suo lavoro, Vorria trovar chi ama, che aveva voluto presentare e lanciare lo stesso proprio venerdì , nonostante fosse consapevole del suo stato di salute. Due giorni fa il peggioramento delle sue condizioni, poi l’arrivo in terapia intensiva e stamane l’ultimo tentativo di strapparlo alla morte intubandolo. “Mi dispiace terribilmente- ha detto la dottoressa Rosa Lampasona, direttrice del reparto- l’abbiamo conosciuto vigile e cosciente e abbiamo capito la straordinaria persona che era” . E oggi la comunità di Scario, quella di Roccagloriosa, paese di cui era originario e l’intero Golfo di Policastro piangono la sua scomparsa come un padre, un fratello, restituendo tutto l’amore che in vita Don Tonino era riuscito a trasmettere e alimentare. Nato a Roccagloriosa il 06 gennaio 1965, era stato ordinato sacerdote da Mons. Schettino il 18 giugno del 1994. Prima di arrivare a Scario, sua prima parrocchia, aveva svolto il ruolo di educatore nei seminari di Posillipo e Salerno. Attualmente nella diocesi di Teggiano-Policastro era vicario episcopale per il laicato. Don Tonino aveva il carisma della comunicazione, che sapeva utilizzare arrivando alle persone con la parola, le sue omelie mai scontate e ricche di passione rinfrancavano l’anima, e con la scrittura, il suo amore per la musica e il teatro lo avevano portato ad organizzare sul territorio, coinvolgendo la comunità, eventi e rappresentazioni con cui faceva aggregazione e trasmetteva i valori religiosi. Molto attento alla formazione, amava l’arte e aveva promosso giovani artisti, oltre a cimentarsi in alcune opere in prima persona .I suoi parrocchiani in questi giorni si erano dati da fare per realizzare uno dei suoi ultimi desideri: allestire e illuminare un piccolo angolo dedicato alla Madonna e al Crocifisso.
Daria Scarpitta