Dopo una lunga coda d’estate con temperature sopra la media stagionale che negli ultimi giorni hanno riportato anche tanta gente in spiaggia, da lunedì pomeriggio il Cilento si è piegato di fronte ad una brusca inversione di tendenza. Calo delle temperature, ma soprattutto un violento nubifragio che ha provocato non pochi disagi e allagamenti. Le situazioni più critiche sono state registrate tra i comuni di Agropoli, Castellabate e Laureana in seguito all’esondazione del fiume Testene e di alcuni dei suoi principali affluenti. L’acqua ha dapprima invaso le strade tanto da portare i primi cittadini dei centri colpiti ad interdire in più punti la circolazione e poi si è riversata in abitazioni e locali commerciali rendendoli impraticabili. A Laureana, piccolo comune dell’entroterra cilentano, il fiume Testene è straripato nelle frazioni di “Archi” e “San Paolo”, allagando i locali di numerosi opifici artigianali, un frantoio, un centro commerciale e un’azienda agricola. Gravi i danni registrati anche nel comune di Castellabate, dove soprattutto nelle frazioni “Annunziata” e “Maroccia” alcune abitazioni sono state invase da un’enorme portata di acqua e fango; per una in particolare è stato disposto lo sgombero. Paura anche nella zona porto di San Marco di Castellabate; l’acqua esondata da un vallone ha travolto alcune auto in sosta scaraventandole contro un muro, mentre una è finita nel bacino portuale. Disagi per allagamenti e strade interrotte, sono stati registrati per tutta la mattinata anche in molti altri centri del Cilento; forti rallentamenti sulla strada provinciale Mingardina che collega Centola-Palinuro a Marina di Camerota e la strada costiera che da Pisciotta conduce ad Ascea. La situazione e’ tenuta sotto costante osservazione da vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile in previsione di un nuovo e più violento peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Roberta Cosentino