16 anni, un adolescente come tanti, ma con un grande sogno nel cassetto: diventare un affermato cantante del panorama musicale italiano ed internazionale. Il suo nome è Marco Opromolla, un giovanotto di Polla, che ha dato prova del suo talento vocale già nel 2012, quando ha vinto la rassegna canora del “Montepruno Festival”, volta a promuovere le voci emergenti dei giovani valdianesi e lo scorso maggio, quando si è aggiudicato il “tondino d’oro”, sbaragliando tutti gli altri concorrenti al Festival Città di Avezzano, con il brano “Fiore gentile”. Gli applausi per Marco, però, non si sono fermati lì, ma sono continuati anche lo scorso 7 agosto ad Ischia, durante la serata del Premio Internazionale Ugo Calise, dove ha avuto l’onore di esibirsi di fronte ad artisti del calibro di Andrea Bocelli, cui quest’anno è andato il prestigioso riconoscimento, Lina Sastre, Gloriana, Sal da Vinci e tanti altri famosi cantanti napoletani. Marco ha deliziato i presenti con una nota canzone di Fausto Leali, “Mi manchi”, interpretata secondo la versione di Bocelli, che ha fatto emozionare non solo Opromolla, ma lo stesso cantante toscano, che ha avuto parole di encomio per l’ottima performance. Questo ed altri brani famosi, nonchè un inedito, saranno contenuti nel suo primo album che uscirà il prossimo autunno. Molte le persone che hanno creduto nella possente voce del 16enne pollese, studente di canto lirico: il maestro Antonello Cascone, l’associazione musicale “I due volti della luna”, la Banca Montepruno, che ha finanziato con un contributo economico, il progetto musicale di Marco ed ha inviato ad Ischia, come suoi rappresentanti, Antonio Ciniello e Michele Albanese, vice presidente e direttore generale della Banca. A complimentarsi col giovane anche l’assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali Pasquale Sommese, che ha proposto a Marco di partecipare a settembre ad un progetto canoro che si svolgerà nello straordinario scenario archeologico di Pompei. Non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo a Marco, certi che lo vedremo, tra non molto, calcare i più importanti palcoscenici.
G. Gerbase