Maxi truffa sui falsi diplomi, con un giro d’affari di almeno 7,5 milioni di euro, oltre 500 persone a giudizio, per un totale di circa 700 capi d’imputazione. Il Tribunale di Salerno ha unito i due procedimenti legati alla maxi inchiesta condotta dalla Procura di Vallo della Lucania e il cui processo partirà il prossimo ottobre.
Le indagini dei Carabinieri sono partite dopo una segnalazione all’Ufficio Scolastico Regionale ed hanno evidenziato come alcuni docenti avessero ottenuto l’assunzione in ruolo nel 2018 attraverso la presentazione di titoli di studio mai registrati o esibiti in precedenti concorsi. Circa 400 le firme ritenute false, trovate su altrettanti diplomi o certificati. Nel mirino degli inquirenti, un istituto paritario di Santa Maria di Castellabate, dove sarebbero stati rilasciati tali atti a favore sia di docenti che di personale amministrativo.
Finora, durante la fase preliminare, sono state prosciolte 37 persone e assolti due imputati, mentre in 42 hanno deciso per il patteggiamento, con pene comprese dagli 8 mesi ai 2 anni. I restanti 500 andranno invece a processo, accusati, a vario titolo, di corruzione, falso e truffa aggravata: almeno 40 di essi sono residenti nell’Agro, mentre i restanti provengono dalle province di Napoli, Benevento e Caserta e dal Nord Italia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, estese in tutta Italia, il rilascio del falso diploma costava tra i 1.000 e i 4.000 euro e alcuni degli imputati, grazie a questi documenti, sono riusciti a ottenere supplenze anche in sei o sette istituti diversi nel giro di due anni.