Rinviati a giudizio tutti gli imputati del processo sugli ammanchi alle poste di Monte San Giacomo. Nella giornata di giovedì ha avuto luogo l’udienza preliminare presso il Tribunale di Lagonegro e il gup ha deciso che andranno a processo, per chiarire ciascuno le proprie responsabilità in ordine ai reati contestati, l’ex direttrice delle poste, Lucia Anna Darino,accusata di peculato, falso ideologico, falsità in scrittura privata e soppressione di documenti originali; il fratello Remigio Dario Darino, portalettere presso lo stesso ufficio postale, accusato di essersi appropriato di un assegno di ventimila euro; il marito Mattia Romanelli e il figlio Marcello, accusati di riciclaggio; Carmela Sirignano che dovrà rispondere di riciclaggio e Giuseppina D’Onofrio anche lei accusata di reimpiego di denaro di provenienza illecita. Le indagini della Guardia di Finanza di Sala Consilina coordinate dalla Procura di riferimento iniziarono nel 2013 ma la vicenda scoppiò con i provvedimenti cautelari nel 2014. Si scoprì così che l’ex direttrice , che aveva accesso alla gestione online dei conti correnti postali, aveva sottratto cifre per oltre un milione di euro dal 2005 al 2013, arrivando a prelevare anche fino a 200 mila euro su di un singolo conto corrente. Le vittime riconosciute, una quarantina, erano per lo più anziane o residenti all’estero, in particolare in Germania e il caso venne alla luce proprio dopo che uno di questi che per il matrimonio del figlio era tornato a Monte San Giacomo per accedere ai propri risparmi, più di una volta con diverse scuse venne rimandato indietro dalla direttrice finchè scoprì gli ammanchi. Ora il processo che prenderà il via servirà a chiarire le responsabilità delle sei persone coinvolte. La Darino è giuà stata rinviata a giudizio lo scorso anno per peculato in un altro processo legato alla stessa vicenda. In esso è imputata per peculato nei confronti di una sola persona del che l’ha denunciata per gli ammanchi sul proprio deposito poco prima che la vicenda diventasse ben più ampia coinvolgendo molti più cittadini.
Daria Scarpitta