Appalto pilotato a Montecorice, nei guai tre tecnici tra cui l’allora responsabile dell’Area Pubblica e Rup Maria Luisa Porzio. Questa mattina la Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Agropoli ha dato esecuzione nei loro confronti all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, concernente l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio e il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione e di esercitare la professione di ingegnere. La vicenda trae origine da una denuncia più generale presentata il 10 ottobre 2018 sulla presunta violazione da parte dell’allora responsabile dell’Area Pubblica del Comune di Montecorice e Rup della disciplina prevista in materia di appalti pubblici nell’ambito del procedimento attivato presso il Comune per la realizzazione di opere pubbliche. Le successive indagini, condotte dai Carabinieri di Agropoli sotto la direzione della Procura di Vallo della Lucania, hanno consentito di evidenziare condotte relative alla perpetrazione di un grave episodio di libertà degli incanti relativamente alla gara per l’affidamento dei lavori relativi alla messa in sicurezza del lungomare di Montecorice in loc. Punta Capitello. Nei guai sono finiti l’allora Responsabile Unico del procedimento, il tecnico esterno di supporto al Rup e il direttore dei lavori accusati di Turbata libertà degli incanti e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. In particolare secondo quanto emerso il Rup e altri indagati avevano finito per turbare la gara, dapprima affidando l’incarico di direttore dei lavori ad uno dei tecnici ora raggiunti dalle misure cautelari e poi , accordandosi tra di loro per aggiudicare i lavori ad una ditta, unica offerente. Oltre ai tre tecnici sottoposti ai provvedimenti, ci sono anche altre persone indagate nella vicenda tra cui il titolare dell’azienda che avrebbe beneficiato dell’appalto.