Fa infuriare il sindaco di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi la notizia, riportata da alcuni giornali, secondo cui il colosso Terna vorrebbe incontrare i cittadini montesanesi per trovare un accordo, per illustrare il nuovo progetto della stazione elettrica, definito ridimensionato, a minore impatto, con più aree a verde e una rielaborazione complessiva operata in base alle indicazioni del Ministero dell’Ambiente che avrebbe condotto anche ad allontanare il perimetro della centrale dalle case. Ma il primo cittadino, che già si stava attivando per reclutare gli altri sindaci dell’area per un’azione comprensoriale, non ci sta e sfoga la sua rabbia in un lungo post sui social. Rinaldi è convinto che l’unica opportunità per la sua comunità è che il progetto venga abbandonato del tutto, perché Terna non rientra nella pianificazione del Comune e adesso è troppo tardi per incontrare i cittadini. “Prima fanno un progetto – scrive il sindaco- lo presentano al Ministero dell’Ambiente, danno avvio a un procedimento amministrativo e poi vogliono un incontro? Se volevano parlare, dovevano farlo prima e non dopo il deposito. Lo dico chiaramente: una stazione elettrica di quel tipo in quel posto è radicalmente incompatibile con la visione che abbiamo del futuro del nostro paese! Violenta la nostra identità! Il primo No a Terna è dire SI alla specificità di Montesano! E su questo non c’è ridimensionamento che tenga!” Il primo cittadino risponde punto per punto a Terna. Sui rischi per la salute controbatte che ci sono studi contrastanti in merito , mentre sulla voltura chiarisce che c’è un ricorso pendente al Consiglio di Stato e in merito all’impatto ambientale sottolinea che sono stati mossi diversi rilievi al progetto tanto che è stata richiesta una nuova autorizzazione paesaggistica. Per Rinaldi il confine è stato allontanato dalle case al massimo di una ventina di metri e le aree a verde si riducono a poco. “Dodici alberi – scrive – possono nascondere un’opera ma non mutarla! Fanno bene agli occhi ma non al cuore di noi Montesanesi! Perché invece di aree verdi intorno alla centrale non mettono in vendita quei terreni? Il Comune li acquisterebbe. Non è che oggi riduciamo un poco e poi domani vediamo?” Rinaldi infine torna a portare all’attenzione generale la questione amministrativa, sottolineando che “ Terna parla di mari e monti” ma non della “mancanza di VIA, atto necessario per un’autorizzazione regionale unica!” e infine aggiunge che dopo la decadenza delle autorizzazione per il parco eolico le proroghe che prendono le mosse da questo progetto sono “tutte destituite di legittimità! Su questo punto siamo in procinto di avviare una ulteriore battaglia legale.”
DARIA SCARPITTA