Sarà l’autopsia ad accertare le cause del decesso del 60enne di Montesano sulla Marcellana, rinvenuto cadavere, in una pozza di sangue, nella sua abitazione. Potrebbe trattarsi tanto di un fatto naturale quanto di un delitto, ma al momento sulle indagini in corso vige il massimo riserbo; tuttavia da alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che dall’ esame esterno sia stata in parte esclusa l’ipotesi criminale avanzata in un primissimo momento per dei precedenti di polizia che avrebbero segnato la vita del montesanese e per cui pare, in passato avesse ricevuto anche delle minacce di morte. Anche se al momento sembrerebbe che nessuna pista sia stata esclusa, pare che gli inquirenti, coordinati dalla procura di Lagonegro, propendano, come detto, per una morte sopraggiunta per cause naturale. Un decesso provocato dalla rottura delle varici esofagee, che avrebbe poi determinato quella che in gergo medico viene definita emottisi l’emissione di sangue dalle vie respiratorie e in particolare dalla bocca. Una grossa emorragia che non ha lasciato scampo al 60enne ritrovato, da alcuni suoi vicini di casa, a diverse ore di distanza dalla morte. Trasferito presso l’obitorio del Luigi Curto sarà l’esame autoptico a fugare ogni dubbio. Intanto nelle ultime ore dopo i carabinieri della compagnia di Sala Consilina anche gli uomini della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale hanno ispezionato l’abitazione, dove l’uomo viveva da solo, per individuare eventuali elementi utili alla risoluzione del caso.
Roberta Cosentino