E’ stata eseguita nella giornata di mercoledì l’autopsia sulla salma del medico in pensione, originario di Sant’Arsenio, Luca Ippolito, deceduto all’ospedale di Polla lo scorso 5 novembre. L’indagine è stata aperta dalla Procura di Lagonegro dopo la denuncia dei familiari del 72enne, che hanno ritenuto necessario accertare eventuali responsabilità da parte dei medici del “Curto”, tre dei quali sono stati iscritti nel registro degli indagati: un atto dovuto per permettere ai tre sanitari di nominare un perito di parte che presenziasse all’esame autoptico.
Secondo la famiglia di Ippolito, ci sarebbero state presunte mancanze da parte dei camici bianchi, sia al Pronto Soccorso che nelle successive fasi di assistenza, tali da portare l’uomo al decesso. Il 72enne era arrivato al “Curto” in codice giallo dopo aver accusato un malore, ma qui è morto poco dopo, nonostante i numerosi tentativi dei camici bianchi di salvargli la vita. Per i familiari, però, non sarebbero state eseguite tutte le operazioni di soccorso e così è scattata l’inchiesta con il sequestro della salma, che era già stata trasferita nella sala del commiato, e della cartella clinica.
Solo l’esito dell’autopsia potrà chiarire le reali cause del decesso del medico in pensione, la cui salma è già stata rilasciata per i funerali che si terranno a Sant’Arsenio, dove l’uomo era molto conosciuto e stimato.
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