Scoperta a Napoli, lunedì scorso, una vera e propria centrale di produzione e distribuzione di banconote e monete false. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della città partenopea e ha portato all’arresto di 4 persone, di cui un uomo originario di Napoli, sposato con una donna di Villammare e risultato residente nel Comune di Vibonati.
Le indagini, che hanno visto tra gli altri anche il coinvolgimento dell’Interpol, sono partite 2 anni fa, nel 2022, dopo la segnalazione del Servizio Centrale Investigativo austriaco, che aveva rilevato un flusso di valuta contraffatta tra l’Italia e l’Austria. Gli inquirenti hanno portato avanti un’intensa attività di indagine, analizzando circa 60.000 messaggi sulla piattaforma Telegram e tracciando più di 900 pagamenti in criptovalute, per un totale che si aggira intorno ai 200.000 euro. Sono così stati identificati i gestori del marketplace online fino ad arrivare agli arresti e al sequestro di banconote e monete false per un valore superiore ai 100.000 euro, individuando quali luoghi di distribuzione anche il centro di Napoli.
Gli arrestati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di aver venduto banconote e monete contraffatte anche all’estero, ma le indagini proseguono e non si esclude possano coinvolgere altri complici.