Ci sono concerie di Fucecchio e di Santa Croce al centro dell’operazione anti ‘ndrangheta chiamata “Vello d’Oro” condotta dalla Dda e dai comandi provinciali dei carabinieri e della Finanza di Firenze. Operazione che ha portato all’arresto di 14 persone tra la Toscana e la Calabria, svelato meccanismi di riciclaggio di capitali sporchi di cosche della ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria con imprese del distretto del cuoio. Tra gli arrestati ci sono anche Giovanni e Lina Filomena Lovisi, padre e figlia rispettivamente di 64 e 33 anni. Lui è amministratore delegato della Sottovuoto Lovisi di Santa Croce mentre lei è amministratore unico della Vam Entrambe le aziende lavorano per le concerie toscane finite sotto inchiesta. Secondo le indagini si tratta di società conciarie sane i cui imprenditori avrebbero preso accordi con esponenti in Toscana della ‘ndrangheta per rafforzare la liquidità e per ottenere vantaggi sull’Iva tramite il pagamento di false fatture per operazioni commerciali inesistenti. Il denaro ottenuto dagli esponenti della ‘ndrangheta in Toscana sarebbe provento di illecito e veniva rimborsato a un tasso usurario medio del 9,5%.
Ecco un video oggetto delle indagini diffuso dalla Guardia di Finanza di Firenze.