E’ ufficiale e dunque anche netta come si prevedeva la vittoria di Nicola Landolfi che si riconferma segretario del Partito Democratico in Provincia di Salerno. Terminato lo scrutinio delle schede, è emersa la sua affermazione bulgara con 11mila 856 preferenze, che lo hanno posto nuovamente ai vertici del Pd a conclusione di una campagna ricca di polemiche e colpi di scena. Una campagna animata da accuse lanciate dall’interno stesso del partito sulle modalità di svolgimento dei congressi cittadini e di acquisto delle tessere, su presunti brogli, su infiltrazioni del centrodestra e che non si è fatta mancare neppure il ritiro del giovane candidato Vincenzo Pedace a corsa iniziata e il passo indietro poi subito recuperato di Sergio Annunziata. Il tutto lasciando anche alcune città importanti come Vallo della Lucania e la stessa Sala Consilina con un punto interrogativo sul nome del coordinatore locale del partito. Alla fine comunque l’ex Sindaco di Atena Lucana ha ottenuto 2201 voti in tutta la provincia mentre a Pedace nonostante l’uscita improvvisa sono andate comunque 153 preferenze. Ora si parla di collaborazioni, di ricomporre fratture, cosa non facile dopo le dichiarazioni forti di questi giorni che hanno visto i compagni di partito diventare veri e propri avversari. In vista però dell’elezione del segretario nazionale l’8 dicembre, si cerca di ricompattare le fila, tanto più che già per le elezioni interne al partito in provincia qualcosa si era mosso con Donato Pica , riconosciuto uomo di letta a simpatizzare per Landolfi e lo stesso Carmelo Conte ad appoggiarlo indirettamente favorendo l’astensione tra i suoi anzichè il voto a favore di Annunziata o Pedace o ancora il sindaco Tommaso Pellegrino, un dichiarato renziano però a sostegno di Landolfi a livello provinciale. Il partito cerca di recuperare il suo ruolo, continuando a livelllo provinciale il lavoro già avviato negli anni precedenti da Landolfi con l’obiettivo dichiarato, davvero diffcile, di riuscire a conquistare la gente.
Daria Scarpitta