Sindaci compatti nel chiedere il mantenimento del Distretto a Sala Consilina. Dopo la riunione della conferenza dei Sindaci convocata sabato a Sassano sulla questione, questa mattina verrà notificata una delibera nella quale quasi tutti i primi cittadini del Diano, escluso quello di Sant’Arsenio, ribadiscono la volontà di mantenere lo statu quo. Primo passo di contrasto alle decisioni dell’Asl che potrebbe portare anche ad un ricorso al Tar – hanno deciso i primi cittadini – se l’azienda persevererà con i suoi propositi. Ma andiamo con ordine- “Ci stanno mettendo uno contro l’altro” E’ stata questa frase del Sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari che ha riassunto il clima con cui si è aperta sabato la conferenza dei sindaci del Distretto. A rendere ancora più alta la tensione è poi stata la lettera fatta pervenire poco prima dell’apertura dei lavori dal Direttore sanitario del Distretto Antonio Lucchetti con la quale lamentava di non essere stato invitato alla riunione. “Un invito non dovuto”- ha precisato Tommaso Pellegrino – gli incontri gli sono stati sempre segnalati per conoscenza ma non ha titolo per sedere in una Conferenza dei Sindaci”. Nella lettera Lucchetti comunque sottolineava nuovamente che “nessun cittadino si accorgerà di un mero trasferimento di sede amministrativa che non si occupa di prestazioni sanitarie ma di atti burocratici” e chiudeva ricordando le ragioni della spending review che, assieme alla mancanza di una proposta concreta da parte dei Sindaci, avevano portato alla decisione del trasferimento degli uffici in una sede già di proprietà dell’Asl, visto che l’azienda in questi anni ha speso 120 mila euro annui per mantenere le sedi di Polla e Sala non di sua proprietà. Immediata la replica del vicesindaco di Sala Mimmo Cartolano “Ma quale spending review? – ha detto sabato- Solo per riscaldare la struttura di Sant’Arsenio ci vogliono 450 mila euro all’anno, l’equivalente di dieci anni di fitto a Sala Cosilina.”. Per Cartolano dietro ci sono solo motivazioni politiche D’accordo anche tutti gli altri Sindaci, che nella riunione di sabato hanno messo in evidenza varie difficoltà che potranno derivare dallo spostamento degli uffici, ad esempio per quanto attiene i servizi di Veterinaria Alla fine, insomma, si è cercato di mantenere un fronte compatto tra i sindaci del Diano che hanno così deciso di frimare una delibera per chiedere il mantenimento degli uffici a Sala, e di essere pronti, in casi estremi, a fare anche ricorso al Tar.
Daria Scarpitta