E’ scontro sulle Olimpiadi della Solidarietà, l’evento di sport e beneficenza andato in scena i primi giorni di settembre con la partecipazione di 9 Comuni del Golfo di Policastro impegnati ciascuno con una squadra in competizioni sportive. Il coordinamento del Piano di Zona S9 ha deliberato lo scorso 4 ottobre sulla richiesta di contributo presentata dal Comune di Celle di Bulgheria , quest’anno location dell’evento itinerante. Nella delibera vengono riportate le considerazioni emerse durante il Coordinamento e l’ideatrice e promotrice della manifestazione Anna Maria Maiorano non può fare a meno di sbottare sui social di fronte a quanto venuto fuori. “Le Olimpiadi della Solidarietà non si toccano- scrive- il PDZ S9 non ha nulla a che vedere con questo progetto se non per mera definizione territoriale”. Nella delibera, oltre alla richiesta di contributo del sindaco Gino Marotta per aver ospitato l’evento, si legge dell’intervento del sindaco di Alfano, Elena Gerardo che, pur considerando l’iniziativa meritevole, “ ritiene opportuno- si legge- che sia il Piano di Zona a gestire per conto dei singoli Comuni. Non essendo stato coinvolto il PdZ nella fase attuativa- si legge ancora- l’istanza del sindaco di Celle va valutata attentamente e ci si auspica che per gli anni successivi le Olimpiadi della Solidarietà e altre iniziative sociali possano essere organizzate dal Piano di Zona”. Sulla base di ciò la richiesta di Gino Marotta è stata rinviata a nuova seduta per i necessari approfondimenti, ma a non andare giù all’ideatrice Anna Maria Maiorano è questa appropriazione dell’evento. “ Il Comune di Celle è libero di chiedere qualsiasi contributo voglia- ha detto alla nostra redazione, sebbene- ha aggiunto – mi chiedo per cosa. Lo deve specificare, visto che nel progetto che abbiamo presentato, al Comune veniva chiesto solo di provvedere al pasto degli atleti. I ragazzi che hanno lavorato alle Olimpiadi lo hanno fatto a titolo volontario e gratuito. Tutte le spese sono state affrontate grazie allo sponsor che ho trovato personalmente. non ho chiesto nessun contributi. Quelli versati da ogni Comune partecipante, 150 euro, sono stati devoluti in beneficenza. Il progetto nasce a costo zero perché lo scopo non è cercare soldi. Il coordinamento invece ne parla senza neppure invitare alla discussione chi lo ha ideato e promosso. Decidono di prendere un progetto e farne quello che vogliono quando il progetto è mio. Il PdZ è una limitazione puramente territoriale. L’anno prossimo le Olimpiadi saranno estese a tutta la Regione.” E sulla vicenda la Maiorano conclude categorica: “Se il coordinamento vuole rifare un progetto simile ben venga, ma non si chiamerà le Olimpiadi della Solidarietà e non chiederanno contributi per le Olimpiadi della Solidarietà”.
Daria Scarpitta