Grande partecipazione di cittadini e istituzioni ai funerali di Pierangela Gareffa. Sapri, Vibonati e Torraca si sono uniti al dolore che ha colpito i familiari della giovane donna, morta dissanguata dopo essere stata accoltellata dal marito reo confesso Sandro Pili. I tre sindaci erano presenti con la fascia tricolore. In prima fila nella chiesa di San Giovanni a Sapri c’era il figlio, di dodici anni, seduto tra il nonno paterno e una psicologa. Il ragazzino ha avuto il sostegno anche dei compagni di classe e del reggente dell’Istituto che alla fine della cerimonia lo hanno accompagnato a casa mentre il feretro veniva scortato con una fiaccolata per le vie di Sapri. Gabriella ha ricordato chi era la sorella “ una donna che ha lavorato per la famiglia e soprattutto per il figlio”. Dal sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico è arrivato un mea culpa “ ai familiari chiedo di perdonare tutti noi per non aver fatto nulla per evitare questo dolore. Pierangela – ha detto commosso – poteva essere salvata, Sandro aiutato e il loro figlio doveva essere una bambino felice. Al Piano di Zona proporrò di intitolare il centro antiviolenza, prossimo all’apertura, a Pierangela, per non dimenticare mai le nostre colpe. Mai più donne ammazzate, mai più complici e responsabili dell’uccisione di violenza. Pierangela perdona tutti noi”. La giovane donna, aveva 39 anni, è stata tumulata nel cimitero di Torraca dove vive l’anziana mamma ed una delle sue due sorelle. Prima di lasciare Sapri il carro funebre si è fermato per consentire l’ultimo saluto alle centinaia di persone che hanno partecipato alla fiaccolata, mentre volavano in cielo palloncini rossi e bianchi.
Antonietta Nicodemo