Karola Lapenta capace di intendere e di volere. Sarebbero queste, secondo indiscrezioni, le conclusioni della perizia psichiatrica che la Procura di Lagonegro affidò allo psichiatra forense di Napoli Camillo di Lucia per chiarire il quadro dell’assassinio avvenuto a Buonabitacolo il 6 aprile 2018 quando a perdere la vita, stroncato da una serie di coltellate fu il 18enne Antonio Pascuzzo . Al momento le indagini sono ancora in corso e le parti sono proprio in attesa che arrivi a breve l’avviso di conclusione per poter prendere visione completa degli atti e approdare alla fase successiva. Gli esiti delle tre perizie, quella psichiatrica, quella criminologica e quella informatica sui dispostivi in uso ai due giovani sono già stati depositati. Ora sono emersi dei particolari sul profilo psicologico di Lapenta che in quelle ore agì, secondo quanto lui stesso raccontò, esclusivamente per impadronirsi di tutta la marijuana in possesso di Pascuzzo senza nessun corrispettivo in denaro. Lapenta era già stato segnalato come assuntore di stupefacenti, così come si conosceva la piccola attività di spaccio di Pascuzzo. Uno spaccato di disagio giovanile degenerato in tragedia e su cui ancora si devono definire gli ultimi elementi se tuttora le indagini sono aperte e solo il mese scorso i Ris eseguirono alcuni ulteriori accertamenti su alcuni oggetti connessi al delitto. Lapenta dall’arresto è ancora recluso nella casa circondariale di Potenza, il suo avvocato Michele Di Iesu mantiene il riserbo ma non ha mai fatto mistero di avere dubbi sull’attendibilità della ricostruzione dell’omicidio. Secondo la perizia il giovane di origini polacche è in possesso di tutte le sue facoltà. Ora si attende la notifica di chiusura indagini.
Daria Scarpitta