Una perizia psichiatrica su Karol Lapenta. E’ quanto ha deciso di far effettuare la Procura della Repubblica di Lagonegro. Potrebbe aiutare a chiarire meglio quello che è accaduto quel terribile 6 aprile a Buonabitacolo e soprattutto contribuire a definire quei particolari della vicenda che al momento ancora destano perplessità. A partire da movente per cui sarebbe stato ucciso Antonio Pascuzzo, da 3-4 mesi fornitore di marijuana del suo assassino. Fino ad ora si è parlato solo dei 50 gr di droga di cui Lapenta si voleva impossessare, pur non avendo i 500 euro richiesti dal pusher. Possibile che solo questo gli abbia armato la mano? Tanto più che, secondo la Procura, le sue azioni fanno pensare ad una possibile premeditazione. Per questo gli inquirenti hanno deciso di vederci chiaro e di affidare così l’incarico perché venga eseguita una perizia psichiatrica sul giovane. Gli avvocati Michele Di Iesu che difende Lapenta e Mariapia Spinelli legale della famiglia Pascuzzo, sono stati già avvisati della decisione. Ora si attende l’ufficialità. Non si esclude che nelle prossime ore possano emergere altri possibili moventi dell’azione del 18enne di origini polacche. Si è parlato di quello passionale, di precedenti rapporti compromessi tra i due , ma fino ad ora non ci sono stati riscontri oggettivi. Anche l’avvocato Di Iesu, però, sta analizzando la vicenda per individuare possibili spiragli, elementi non emersi in grado di modificare il quadro delle accuse . Al vaglio anche la confessione resa. “Il mio assistito ha da subito collaborato con gli inquirenti- ha detto Di Iesu- ma stiamo valutando la completa fondatezza delle sue dichiarazioni”. L’avvocato, dunque, è ben disposto anche nei confronti della perizia psichiatrica che potrebbe fare luce anche su diversi aspetti della psiche del giovane.