“Non è accettabile che lo Stato rinunci a cercare chi ha ucciso lo Stato”. Dario Vassallo, il fratello del sindaco pescatore, non ci sta a vedere archiviata l’indagine sulla morte di Angelo e scrive al Presidente della Repubblica Mattarella per sollecitare a ricercare la verità sul terribile assassinio da sette anni ancora senza un colpevole. La chiusura delle indagini per Dario Vassallo è da ritenersi “inopportuna e ingiusta per un Paese civile “ tanto più che quando è stato ucciso Angelo era nel pieno delle sue funzioni di sindaco, rappresentava lo Stato e dunque, secondo il fratello, quello stesso Stato ora non può arrendersi. “Spero per la giustizia italiana, – si legge nella lettera- che venga solo chiuso questo filone di indagine e riaperto un altro filone al fine di arrivare alla verità.” Vassallo chiede di non essere trattato come ha fatto il Ministro Andrea Orlando che si disse disponibile ad incontrarlo e poi volle una richiesta scritta rimasta senza risposta. “Sono milioni gli italiani – scrive ora Dario a Mattarella – che aspettano una sua risposta, un suo gesto, che non deve essere da me elemosinato, perchè la giustizia non deve essere elemosinata. E’ ‘ lo Stato che deve dare risposta a noi, perchè siamo noi che abbiamo dato a questo Paese la parte migliore della nostra famiglia.Noi abbiamo dato Angelo, il nostro sangue per il nostro Paese.
Quando viene ucciso un Sindaco viene ucciso lo Stato, e se quest’ultimo rinuncia a cercare i colpevoli, significa che vuole diventare complice di un omicidio”. La lettera è l’ennesimo tentativo di Dario Vassallo e della sua Fondazione di dare una svolta alle indagini. Prima c’era stata la richiesta di una commissione parlamentare d’indagine. E ancora prima solleciti, appelli, denunce. A febbraio dovrebbero chiudersi i termini d’indagine. La Procura di Salerno si deve pronunciare sul futuro dell’inchiesta. La volontà di risolvere il giallo è stata più volte ribadita, ora però è necessario un impegno concreto. Quello che Vassallo chiede al presidente Mattarella. Anche il deputato Simone Valiante si è detto pronto a farsi promotore tra i colleghi parlamentari di una sottoscrizione da inviare al Presidente Mattarella per chiedere che non si rinunci alla ricerca della verità.
Daria Scarpitta