Controlli a tappeto delle Fiamme Gialle in diverse aziende campane. Una delle operazioni ha riguardato l’area della Piana del Sele e del Cilento, dove risultano indagate 3 persone per autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale ed evasione. Si tratta di Antonio Fabbrocino, classe ’84, per il quale è scattato anche il divieto ad esercitare per un anno l’attività imprenditoriale, Giovanni Fabbrocino, di Battipaglia, ed Eleonora Di Flora, quest’ultima nata a Vallo della Lucania.
I tre risultano indagati nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Salerno, che ha portato anche al sequestro di beni per 340.000 euro. Nel mirino, il fallimento della “Fagel srl”, operante nella distribuzione all’ingrosso di noti marchi di surgelati tra Salerno, Costiera Amalfitana e Agro nocerino-sarnese.
Secondo l’ipotesi accusatoria, lo stato di crisi sarebbe stato causato dal trasferimento del patrimonio aziendale ed immobiliare ad altre società, tra cui la “Fratelli Fabbrocino”, riconducile sempre agli stessi indagati, facendo così venir meno le garanzie ai creditori. Anche quest’ultima sarebbe poi fallita, così i tre avrebbero impiegato alcuni beni, provento di reato, nella “Gruppo Fabbrocino srl”.
A Palma Campania, invece, è stato sequestrato un opificio abusivo dedito alla realizzazione di capi di abbigliamento e accessori. Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro anche macchinari, capi di abbigliamento, etichette con l’indicazione “Made in Italy” e 8,5 quintali di rifiuti speciali non pericolosi, mentre sono stati individuati 15 lavoratori bengalesi, di cui 2 in nero, costretti a lavorare in condizioni igienico-sanitarie precarie e con macchinari senza dispositivi di sicurezza. I due responsabili, anch’essi di origine bengalese, sono stati denunciati.