A 48ore di distanza dall’ennesima conferma di chiusura dell’ospedale di Agropoli e della sua successiva riconversione in Psaut, è arrivato un nuovo stop da parte del consiglio di Stato. Il decreto che sarebbe dovuto entrare in vigore il 15 settembre è stato bloccato con un ordine cautelare emesso ieri, nel tardo pomeriggio. E’ stato, così, accolto un altro ricorso presentato dall’amministrazione comunale di Agropoli guidata dal sindaco Franco Alfieri. Il governo voleva a tutti i costi bloccare l’iter avviato dai vertici dell’azienda sanitaria salernitana sulla scorta della legge regionale 49 del 2010 e così è stato. «Nel silenzio – ha detto il primo cittadino agropolese – anche quando tante cicale cantavano, non ci siamo mai rassegnati ed abbiamo proseguito nell’unica strada possibile: quella giudiziaria, atteso che quella politica è stata del tutto inconcludente. Anzi, la politica, ha tuonato Alfieri, ha consentito al direttore generale di proseguire, imperterrito ed in maniera pervicace, nella volontà di chiudere il presidio ospedaliero, senza tentare soluzioni che potessero assicurare il diritto alla salute anche in questa parte di territorio provinciale».Ora l’auspicio è che il massimo tribunale amministrativo si pronunci in udienza definitivamente in favore del nosocomio, ma questa anche secondo i componenti del comitato pro ospedale è una probabilità assai remota “ l’aver avviato una nuova azione legale senza informare l’utenza, ha detto l’avvocato Giovanni Basile capo del comitato di lotta, è la dimostrazione che l’amministrazione comunale agropolese vuole insistere su una strada che fin ora non ha avuto effetti e che certifica la pochezza della politica locale. il nuovo ricorso, ha concluso Basile, probabilmente porterà solamente a rinviare la chiusura e non a soluzioni definitive”. Dunque, solo illusioni, ma l’amministrazione comunale polemiche a parte è decisa ad andare avanti.
Roberta Cosentino