Il Nursind Salerno torna ad accendere i riflettori sulla situazione di emergenza all’ospedale di Agropoli. Pare, infatti, come spiegato dal sindacato, che nonostante le previsioni dell’Atto Aziendale dell’Asl Salerno, non sono mai stati attivati ben 70 posti letto. Secondo quanto delineato nel documento, infatti, l’organizzazione prevede 100 posti letto così ripartiti: 60 tra Recupero e Riabilitazione Funzionale, 20 di Medicina Generale e delle Fragilità e 20 per Lungodegenza, ma ad oggi ne risultano attivi soltanto 30 tra Medicina Generale e Lungodegenza.
“Una situazione inaccettabile” tuona il segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco “La popolazione merita chiarezza e soprattutto un ospedale in grado di garantire un servizio adeguato”. Il sindacato chiede dunque alla Direzione strategica dell’Asl di via Nizza di prendere una posizione chiara e definitiva, mettendo in atto tutte le azioni necessarie per rendere l’ospedale di Agropoli pienamente operativo, in grado di garantire la salute senza compromessi.
Intanto, nella sanità a sud di Salerno c’è ancora un altro nodo da sciogliere, quello relativo al rischio chiusura dei Punti Nascita a Sapri e Polla. A questo proposito, la FP CGIL ha convocato un’assemblea pubblica per martedì 25 marzo all’Ospedale dell’Immacolata di Sapri: a partire dalle ore 12:00, presso la “Sala Maria Ruocco” ubicata al 4° piano del nosocomio, sindaci, associazioni e cittadini del territorio sono invitati a partecipare all’assemblea a sostegno dei punti nascita a rischio chiusura, con l’obiettivo di arrivare a mobilitare l’opinione pubblica sul tema e difendere il diritto alla salute, in particolare per le partorienti e i loro bambini.
