Nuovi disagi all’Ospedale di Sapri. L’ecografo in funzione presso il Reparto di Chirurgia almeno da agosto scorso è guasto. Proprio in questi giorni un paziente che aveva urgenza di sottoporsi ad una visita ambulatoriale e che già aveva aspettato quattro mesi per poterla effettuare per il normale scorrimento della lista d’attesa, finalmente in prossimità dell’appuntamento sanitario, si è sentito dire che la visita è spostata a data da destinarsi proprio per il guasto occorso all’apparecchio. Mandato in riparazione, non si sa quando e se l’ecografo tornerà in funzione. Ciò ha significato lo stop alle visite ambulatoriali esterne, o meglio il personale medico per quanto può continua a ricevere i pazienti per controlli ma ad effettuare le ecografie, eccezion fatta per quelle necessarie e urgenti destinate ai ricoverati che possono appoggiarsi ad un altro apparecchio in dotazione al nosocomio ed operante nel Reparto di Radiologia. Un disagio consistente che sta determinando non pochi problemi nell’organizzazione del lavoro con un accumulo di carichi e dunque di liste d’attesa nella già affollatissima Radiologia. Senza dimenticare che i pazienti che necessitano di controlli ambulatoriali sono costretti a rivolgersi in centri più lontani o addirittura, per chi può, a strutture private, con un aggravio dei costi.Insomma, come accade ormai da anni nel settore sanitario, si vive con il terrore del guasto delle apparecchiature per il grosso punto interrogativo che si apre sulla loro sostituzione, riparazione o rinnovo. All’Ospedale di Sapri, poi, non è l’unico guasto con cui da mesi pazienti e personale devono fare i conti. Da tempo è bloccato anche uno degli ascensori della struttura e nel corso di questo periodo sarebbero intervenuti altri guasti a rendere precario il raggiungimento dei piani. Lo SPI Cgil di Sapri denuncia addirittura che lo scorso 6 novembre un solo ascensore era a disposizione dei cittadini ed è rimasto fermo per circa 1 ora. Dopo ciò ci si chiede se, oltre a parlare di tagli, accorpamenti in vista di una riqualificazione, si faccia davvero qualcosa di concreto per il miglioramento della sanità
Daria Scarpitta