Non c’è pace nella sanità del basso salernitano. Dopo pochi mesi alla guida del distretto sanitario 71 e dello ospedale di Sapri Rocco Calabrese deve lasciare l’incarico e quindi la direzione della sanità sul territorio che si estende fino a Camerota. Il commissario straordinario dell’Asl Mario Iervolino con una propria delibera ha nominato Calabrese direttore dell’ospedale di Sarno, perché vincitore del relativo concorso. Solo dopo che avrà firmato il contratto di lavoro traslocherà nel nosocomio sarnese. Fino ad allora continuerà a rimanere a Sapri dove dal maggio scorso dirige il distretto sanitario e da agosto anche l’ospedale. Entrambi gli incarichi gli erano stai conferiti provvisoriamente in attese dell’ espletamento del concorso per la selezione del direttore unico per il distretto e l’ospedale saprese. Concorso al quale risulta candidato anche Calabrese che nel frattempo, però, si è aggiudicata la selezione per dirigente sanitario dell’ospedale di Sarno. Ora il commissario dell’Asl dovrà decidere cosa fare per garantire una guida alla sanità del basso salernitano. E’ chiaro che l’incarico continuerà ad essere affidato in maniera provvisoria fino a quando non sarà ultimato il concorso. E’ iniziato così il toto reggenti. Tra i nomi che iniziano a circolare anche ex dirigenti della sanità locale ma c’è anche chi spinge per la riconferma di Calabrese. Fin qui la cronaca alla quale non può seguire una semplice osservazione. Il presidio saprese è ormai in balia delle onde. Senza primari, senza medici, senza un direttore vincitore di concorso è nessuno manifesta pubblicamente il disagio che vivono gli utenti ma anche chi lavora seriamente all’interno della struttura. All’improvviso su queste che sono le emergenze ataviche della sanità del basso salernitano è piovuto il silenzio assoluto. E’ la politica ne approfitta per allungare i tempi per l’assunzione di personale e la realizzazioni di lavori necessari per il presidio, come gli interventi al pronto soccorso.
Antonietta Nicodemo