Rinnovato l’inno alla legalità stamane durante il conferimento della XXI edizione del Premio Internazionale Joe Petrosino, un’occasione unica che rende Padula esempio educativo con l’invito a sconfiggere quella mentalità che tiene in ostaggio persone e territori, particolarmente al Sud. Illustri e significativi i premiati di questa edizione. A ricevere il riconoscimento portando la propria importante testimonianza sono stati il giudice penale del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano, e il sostituto procuratore di Lecce Carmen Ruggiero entrambe impegnate nell’operazione The Wolf che ha portato all’arresto di 22 affiliati a un clan della Sacra Corona Unita e per questo minacciate e sotto scorta, Don Antonio Coluccia , sacerdote antispaccio dal Salento in Puglia a Pianura in Campania fino ad arrivare a Roma dove ha fondato la casa di accoglienza “Opera Don Giustino” e la palestra sociale per prendere a pugni la malavita, anche lui proprio recentemente vittima di aggressione, il luogotenente dei Carabinieri Francesco Rosario Farina che salvò dalla morte un’anziana e che è sempre stato attivo nella lotta contro lo spaccio, il bullismo e la violenza di genere e infine i testimoni di giustizia Antonino Candela e Francesca Inga, coppia di coniugi siciliani costretti a vivere sotto protezione dopo aver denunciato i mafiosi che per fermare la loro fiorente attività di ristorazione erano arrivati ad ucciderne i clienti. Storie di coraggio e di persone perbene che ridanno fiducia nel mondo e ne svelano i più nascosti e malvagi meccanismi imponendo risposte e modelli sani e ricchi di speranza. Nel corso della cerimonia durante la quale la sindaca di Padula Michela Cimino e il presidente dell’associazione Joe Petrosino Pasquale Chirichella hanno fatto gli onori di casa, sono stati consegnati degli attestati di benemerenza e due militari locali distintisi nella loro azione contro la criminalità: il capitano dei Nucleo Operativo dei carabinieri di Sala Consilina Martino Galgano e il sottotenente della Guardia di Finanza Sebastiano D’Amora. A concludere la giornata la visita alla casa museo di Joe Petrosino con il pronipote Nino Melito a fare da straordinaria guida.
Toccante la testimonianza portata a Padula dalla coppia di testimoni di giustizia, i coniugi Candela, ora sotto protezione, e un tempo minacciati e vessati per la loro attività fiorente di bar e ristorante e costretti ad assistere all’omicidio di due loro clienti.
A raccogliere il loro racconto è stata Angela Freda.