A Padula i Carabinieri forestali hanno scoperto una discarica abusiva di rifiuti speciali. In contrada Padre Felice, su una superficie di 100 metri quadrati i miliari hanno rinvenuto 600 lastre e pezzi di eternit e due grandi sacchi contenenti, complessivamente, sette quintali di cemento amianto frantumato. Rifiuti pericolosi che erano stati depositati all’interno di un’area appartenente al comprensorio aziendale di una ditta del posto specializzata in costruzione e montaggio di prefabbricati in cemento armato. Secondo quanto accertato dai Carabinieri durante l’attività investigativa le lastre e i pezzi di eternit non erano prodotti da lavorazioni effettuate in azienda, ma provenivano, presumibilmente, da demolizioni effettuate in cantieri esterni e poi trasportate in quel sito in peridi difficili da stabilire, perché agli atti manca la relativa documentazione. Quindi il deposito del materiale in amianto all’interno dell’azienda padulese potrebbe risalire anche a diversi anni fa. “ In questo modo- spiegano i carabinieri forestali- sono state violate anche le norme ambientali relative alla tracciabilità del rifiuto”. Il blitz è terminato con il sequestro dell’intera area per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e il presunto responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Mentre va avanti l’iter giudiziario a carico dell’unico indagato il Comune di Padula deve provvedere ad emettere il provvedimento che ordina al titolare dell’azienda di bonificare il sito e quindi a rimuovere le tonnellate di eternit rinvenute sul suo terreno.
antonietta nicodemo