Si è costituito il secondo uomo coinvolto nell’inchiesta sul presunto rapimento di Fedele Marotta, simulato a Padula nel novembre 2023. Si tratta di un 30enne originario di Buonabitacolo, che quando è stato emesso il provvedimento cautelare a suo carico, del quale pare non fosse a conoscenza, si trovava in Irpinia e su indicazione dei suoi legali ha deciso di recarsi nel carcere più vicino per costituirsi.
Il giovane insieme a Marotta, il 42enne di Polla già arrestato nei giorni scorsi per estorsione aggravata, simulazione di reato e calunnia, avrebbe orchestrato il piano del falso rapimento con l’obiettivo di estorcere 500.000 euro dal cognato dell’uomo pollese, un imprenditore di Parma. Il denaro sarebbe stato il riscatto chiesto da un presunto clan dei casalesi per il rilascio del 42enne, soldi però mai ottenuti, tanto che dopo una settimana di presunta prigionia Marotta fece ritorno a casa.
La Dda di Potenza ha lavorato sul caso, e dopo mesi ha scoperto attraverso intercettazioni telefoniche, testimonianze di persone informate sui fatti, perquisizioni e analisi di tabulati telefonici, che in realtà il rapimento era tutta una farsa e così prima per Marotta e ora per il secondo uomo si sono aperte le porte del carcere. Le indagini sono ancora in corso per individuare l’eventuale coinvolgimento anche di altri complici.