Aveva anche donato alcuni suoi beni alla moglie per evitare che venissero confiscati dall’Agenzia delle Entrate. Un imprenditore di Padula, titolare di una ditta operante nel settore dell’automazione dei cancelli, è finito nei guai per evasione fiscale e lo scorso 3 maggio si è visto sequestrare dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina le liquidità finanziarie e i beni di sua proprietà per un valore di circa 570mila euro. Si tratta dell’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo disposto dal Gip di Lagonegro su richiesta della locale Procura, a seguito di segnalazione da parte del Servizio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate . L’imprenditore, infatti, risultava già debitore di imposte erariali iscritte in ruoli esecutivi, a lui già notificati, per un ammontare appunto di 574 mila euro, quando ha donato alla moglie, coniugata in separazione dei beni, la proprietà di alcuni immobili ubicati a Padula, attraverso atti di donazione collegati tra loro. Si trattava evidentemente di un tentativo di sottrarli alla riscossione da parte del fisco. Dagli accertamenti patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle sono stati individuati beni mobili e immobili, ad uso commerciale e abitativo, nella disponibilità dell’uomo, della moglie e della società e su disposizione del Gip si è provveduto al loro sequestro sino alla copertura del debito maturato con l’Erario.
Daria Scarpitta