Le grotte sommerse di Palinuro potranno essere si visitate, ma a particolari condizioni. Per evitare il ripetersi di dolorosi accadimenti, come successo in passato, la capitaneria di porto del locale circondario marittimo ha emanato un’apposita ordinanza che prevede regole semplici, ma che possono salvare la vita, allo stesso tempo i militari nel raccomandare la massima prudenza hanno intensificato i controlli in prossimità delle suggestive grotte che ogni anno vengono visitate da centinaia di sub provenienti da tutto il mondo. Il nuovo provvedimento obbliga, innanzitutto, i centri di immersione e di addestramento subacqueo di ottemperare alle comunicazioni di inizio attività presentando in Capitaneria una informativa dettagliata in cui risultino i nominativi dei responsabili e il luogo dell’immersione. Ma soprattutto, si legge, è necessario tener presente le zone interdette alle attività subacquee e scendere sui fondali soltanto in funzione dei limiti previsti dai brevetti posseduti. Insomma le immersioni lungo la costa cilentana possono essere effettuate, ma bisogna tenere ben presenti i pericoli che si possono manifestare all’improvviso. Le immersioni lungo la costa di Palinuro sono particolarmente frequenti proprio perché ricche dal punto di vista ambientale, ma troppo spesso articolate su percorsi estremamente tortuosi, lunghi e con vicoli ciechi. Intanto mentre da Palinuro viene lanciato l’allarme, sulle tv nazionali compare un volto noto al Cilento ed è proprio quello di un ufficiale che qualche anno fa ha guidato la Capitaneria di Palinuro: il capitano di fregata Gennaro Pappacena. E’ lui, insieme alla moglie Giovanna e al loro figlioletto Marco, il protagonista dello spot pubblicitario del 1530, il numero di emergenza della guardia costiera che da quest’estate è utilizzabile anche dai cellulari. Ad affiancare la famiglia Pappacena come testimonial ufficiale, l’attore Claudio Amendola.
Roberta Cosentino