È rientrata quasi subito la protesta dei migranti del centro di accoglienza di Palinuro. Nella tarda mattinata di giovedì una ottantina di loro è scesa per strada, bloccando la strada provinciale in segno di dissenso. Al centro delle lamentele il ritardo nell’arrivo degli esiti dei tamponi a cui tutti gli ospiti del centro erano stati sottoposti dopo che erano emersi 12 contagi all’interno della struttura di accoglienza. Come è prassi in questi casi, gli extracomunitari si trovavano in quarantena in attesa che si chiarisse la situazione sanitaria complessiva, ma già nei giorni scorsi avevano manifestato insofferenza rispetto ai ritardi nella conoscenza dei risultati dei tamponi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione guidati dal comandante Giuseppe Sansone. Subito è stata liberata la strada e la protesta è rientrata nel giro di un’ora. Già poco prima delle 15:00 i migranti avevano fatto rientro nella struttura dopo la rassicurazione che gli esiti degli esami sarebbero giunti a breve, perché i tamponi erano già stati analizzati e si attendeva solo la comunicazione dall’Asl. Di lì a poco è arrivata anche la notizia che i nuovi tamponi erano risultati tutti negativi. Il caso della protesta però ha subito attirato le attenzioni mediatiche e non solo. Sul caso è intervenuto anche il deputato salernitano di Fratelli D’Italia Edmondo Cirielli che ha ribadito i temi cari al suo partito, come il blocco navale, e chiesto un intervento decisivo del Ministro Lamorgese. “Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza – ha detto -. E la situazione potrebbe peggiorare con il rischio emulazione. Dunque, è necessario il pugno di ferro da parte del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese”.
Daria Scarpitta